#hortussimplicium

Tutte le curiosità sulla Camomilla

Gli antichi Egizi vedevano in lei l’immagine del sole, oggi popolare fino al punto che molti la credono capace di “curare tutto”, ebbene non poteva mancare all’Hortus Simplicium la Matricaria chamomilla L.

La Matricaria chamomilla L. è una specie che appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Originaria dell’Europa e dell’Asia Orientale è naturalizzata in Australia e negli Stati Uniti, in Italia è presente sull’intero territorio prediligendo campi di cereali, incolti, strade e orti. Dagli 800 metri, raramente si spinge fino ai 1500 metri di altitudine.

Descrizione
Pianta erbacea annuale; la radice è affusolata, i fusti sono eretti o ascendenti, ramificati, glabri, alti da venti a cinquanta centimetri. Le foglie sono di colore verde chiaro, alterne, bipennatosette, a contorno lanceolato, ridotte a lacinie lineari sottili, brevi ed appuntite.
Le infiorescenze sono riunite in capolini dove i fiori sono portati da lunghi peduncoli, presentano un involucro costituito da dodici, diciassette brattee verdi con margine bruno, obovato-lanceolate, membranose ed un ricettacolo conico, cavo, stretto ed un peduncolo corto. I capolini sono costituiti da fiori periferici ligulati e di colore bianco mentre quelli del disco sono tubulosi e gialli. Le ligule sono di forma ovale allungata, percorse da quattro nervature con tre denti terminali che al termine dell’antesi divengono reflesse.
Il frutto è costituito da un achenio ovoidale, leggermente ricurvo e concavo su un lato, liscio sul dorso, grande poco meno di un millimetro, con quattro o cinque costolature più o meno distinte che racchiude un unico seme.

Utilizzi
La Camomilla fin dal passato è stata usata per convulsioni, tensione nervosa ed insonnia. In tempi più recenti viene utilizzata come rimedio specifico per gastriti, ernia iatale, ulcera peptica, e quasi ogni problema di tipo digestivo legato alla tensione nervosa, all’ansia e all’eccesso di lavoro. Grazie alla sua capacità di rilassare la parete intestinale, di regolare la peristalsi e nel contempo di ridurre il gonfiore ed aumentare il flusso di bile, è frequentemente prescritta per dolori addominali, crampi, indigestione, acidità, flatulenza, gonfiori, malattia di Crohn, colite ulcerosa e sindrome del colon irritabile.

Un secondo campo specifico è quello pediatrico, in particolare per trattare irritabilità, sovreccitazione, enuresi e sonno disturbato nei bambini piccoli. L’infuso aggiunto al bagnetto, esercita inoltre un’attività antiinfiammatoria a livello dermico. Le proprietà antiallergiche e antispasmodiche sono utili per il trattamento di rinite allergica ed asma, sia come infuso o tintura, sia come inalazioni di vapori.
Il suo utilizzo come rimedio topico è utile nel trattare ulcerazioni croniche, eczema, mastite e prurito; grazie alla sua azione antimicrobica, mucolitica ed antiinfiammatoria, le inalazioni di vapori sono ottime per trattare catarro ed infiammazioni delle mucose. Tradizionalmente usata come impacco rilassante e decongestionante per occhi stanchi ed arrossati.
Il nome Matricaria deriva dal termine latino matrix che significa “utero”, è infatti utilizzata con successo in vari problemi del sistema riproduttivo femminile come: vomito in gravidanza, sintomi della menopausa, dismenorrea spastica, mastiti e anoressia nervosa.

Importanza ecologica
Forse non usiamo molte Asteraceae come alimenti o medicinali, ma dipendiamo da queste piante per il loro prezioso contributo alla biodiversità e stabilità di prati, macchie e boschi in quasi tutto il mondo. Con il 98% di specie erbacee, questa famiglia, predomina la vegetazione che ricopre terreni liberi costituendo fonte alimentare primaria per molti insetti, uccelli e piccoli mammiferi

A cura di Fabiano Ermini e Roberta Zirone dell’Associazione Hortus Simplicium

Previous ArticleNext Article