Decisamente inconsueta la scelta della categoria di artisti per il secondo contest artistico inserito nel progetto “La Valle del Primo Presepe”, promosso dalla Chiesa di Rieti insieme ai Comuni di Greccio e Rieti, il sostegno della Fondazione Varrone, la collaborazione di Confcommercio, Associazione Amici del Presepe e Fondaco, e la prestigiosa partnership di Autostrade per l’Italia e Regione Lazio.
A sfidarsi, a colpi di gessetti, sono arrivati a Rieti i Madonnari, una categoria di artisti spesso considerata erroneamente “minore” rispetto ad altre. Provenienti da tutta Italia, i protagonisti della giornata sono arrivati nella città Centro d’Italia ospiti della diocesi nella serata di sabato 16, e si sono messi al lavoro sui pannelli di compensato appositamente preparati sul pavimento della chiesa di San Domenico fin dalle prime ore del mattino della domenica successiva.
Poco alla volta, hanno preso vita e colore le opere ispirate al primo presepe di san Francesco, fino a diventare autentiche opere d’arte, ammirate da molti visitatori. Opere belle ed anche “buone”, poiché i proventi della loro vendita andranno a sovvenzionare la Casa del Futuro che sorgerà nell’area “Don Minozzi” di Amatrice.
La commissione giudicatrice del contest, presieduta dal vescovo Domenico, e composta da frate Luciano De Giusti del santuario francescano di Greccio, dall’assessore alla cultura del Comune di Rieti Gianfranco Formichetti e dagli artisti locali Alessandro Melchiorri e Gianni Turina ha avuto il difficile compito di decretare le tre opere migliori tra le oltre venti in gara. Il vincitore è stato l’artista Tiberio Mazzocchi, con un’opera in bianco e nero, ad aggiudicarsi il secondo è stato Giuseppe Seresini, mentre il terzo premio è stato assegnato a Genny Gavio. Tutti i partecipanti hanno ricevuto un rimborso spese e una targa di partecipazione all’evento.
«Questo concorso – ha spiegato il vescovo – arricchisce di molto un percorso che vuole fare dell’arte e della bellezza un modo per avvicinarsi al Natale. Un grande contributo unito a tutto quello che è dato da vedere attraverso i tanti presepi che da Greccio a Rieti sono stati collocati in posti molto suggestivi».
Parlando del percorso seguito dalla giuria per decretare i vincitori, l’assessore Formichetti ha spiegato che sono stati seguiti «criteri ben precisi» centrati su «originalità, tecnica e contenuto religioso», oltre al ben preciso ai contenuti della “Valle del Primo Presepe”: una manifestazione «che rappresenta un momento davvero significativo per quello che riguarda la vita di questa città; Francesco è stato costantemente presente nella nostra realtà: dobbiamo ritrovarci su questo ed essere orgogliosi come reatini di avere questo patrimonio».
Particolarmente sentito l’entusiasmo degli artisti riguardo l’accoglienza ricevuta a Rieti: «ci siamo sentiti davvero accolti, serberemo un ricordo meraviglioso della vostra città e del vostro modo di fare».