Nel suggestivo scenario della “Valle del Primo Presepe”, il piccolo paese di Poggio Bustone è di nuovo pronto per accogliere i vari allestimenti del presepe monumentale di cartapesta, un presepe a grandezza naturale interamente realizzato con materiali di recupero che invaderà i vicoli e le piazze del centro storico a partire dal 14 dicembre, giorno dell’inaugurazione alle ore 15, alla presenza del vescovo Domenico, per concludersi il 6 gennaio 2020.
Un appuntamento ormai ultraventennale che vede Poggio Bustone, il primo rifugio di Francesco giunto nella valle reatina, trasformarsi in un gigantesco presepe, tra scene di antichi mestieri della tradizione locale avvolti in un’atmosfera carica ed estremamente stimolante dove arte, musica e luci costituiscono gli elementi focalizzanti per rivivere il mistero della nascita del Salvatore.
La semplicità, il riciclo e l’utilizzo di materiali poveri delineano da sempre il carattere deciso di questo presepe, facilmente riconducibile ad uno stile di vita francescano, il filo conduttore che l’associazione Poggio Bustone a colori chiede di seguire per la realizzazione dei propri manufatti.
“Pace in terra agli uomini amati dal Signore” è l’augurio che la parrocchia e i volontari dell’associazione Poggio Bustone a colori rivolgono a tutti i visitatori, ma anche il titolo di questa nuova edizione del paese diventa presepe che, quest’anno, merita un’attenzione e un approfondimento ragguardevole, se riflettiamo al tema scelto per la terza edizione della Valle del Primo presepe, che vede la sua massima espressione artistica nel presepe del Maestro Artese, appunto legata all’esperienza del Santo a Poggio Bustone, luogo ricordato per la remissione dei peccati.
“Dal Perdono alla non violenza”, è il titolo scelto per l’opera monumentale che raffigura una scena della vita di Francesco a Poggio Bustone, esposto dal 30 novembre per tutto il periodo natalizio sotto gli archi di Palazzo Papale a Rieti, e ci ricorda che solo con l’esperienza del perdono, così come lo ha vissuto Francesco, si può sperare di vivere in un mondo senza violenza.
Da Greccio a Rieti è il percorso pensato per seguire la stella, quella stella che nel 2016 papa Francesco, in visita nel luogo del primo presepe, ci suggerì di seguire e che quest’anno, dopo la recente visita ufficiale di Bergoglio e la sua consegna della Lettera sul presepe, ci riguarda ancora più da vicino.
Tanti gli appuntamenti previsti durante le festività a partire dalla fiaccolata del 13 dicembre alle ore 17, “Una Donna per amico” contro ogni forma di violenza sulle donne, che partirà dalla frazione San Pietro di Poggio Bustone per raggiungere il capoluogo, lungo il cammino di Francesco, per l’accensione dell’albero della solidarietà. Ad accompagnare i camminatori sarà la sottosezione CAI di Poggio Bustone. Ad aprire la serie di concerti natalizi sarà il giovane gruppo di ottoni “Virtutis Brass Quintet”, venerdì 20 dicembre alle ore 18, che nella chiesa San Giovanni Battista si esibirà con un repertorio decisamente coinvolgente. Il giorno seguente alle ore 17 sarà la volta del Concerto di Natale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sempre presso la chiesa parrocchiale, mentre il 24 dicembre, alle ore 24, una breve rappresentazione vivente della natività “una notte luminosa più del giorno” farà da cornice alla celebrazione della Santa Messa di Natale.
Ancora tanti gli appuntamenti in programma con il concerto di chitarra classica di Federico Fiore e il concerto del coro parrocchiale “Pietre Vive” per il 28 dicembre alle ore 18, per concludere con il consueto concerto di inizio anno della Banda Orchestra “Dino Gentileschi”, il 6 gennaio alle ore 18, sempre presso la chiesa parrocchiale San Giovanni Battista.
L’intera manifestazione è stata realizzata grazie al generoso contributo della Regione Lazio – Le Feste delle Meraviglie, il Comune di Poggio Bustone, la parrocchia San Giovanni Battista e le varie associazioni del territorio. Un ringraziamento ai volontari che hanno partecipato alla realizzazione delle varie opere.