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Luoghi francescani e letteratura: la biografia dello scrittore danese Johannes Jørgensen

Johannes-Jorgensen

Pagine di raffinato lirismo vennero dedicate agli inizi del Novecento al territorio della Valle reatina dallo scrittore danese Johannes Jørgensen (Svendborg 1866-1956), convertito al cattolicesimo sull’esempio dell’amico Mogens Balllin, ebreo di nascita, che per primo aveva abbracciato la fede cristiana.

Negli anni degli studi superiori trascorsi a Copenaghen, il giovane si era accostato agli ambienti universitari in cui maturava un gruppetto appassionato di letterati ed artisti.

Mettendo in luce il suo talento di scrittore, Jørgensen intraprese con successo la sua collaborazione alla rivista Taarnet, La torre, di cui divenne ben presto redattore.

Nel 1894, intraprese il suo primo viaggio in Italia, sostando ad Assisi e visitando i luoghi francescani. Il frutto di questa esperienza, vissuta con l’entusiasmo del neofita, fu la pubblicazione de Il libro del pellegrino, scritto con sinceri accenti di fede, alla ricerca della pace dell’anima attraverso la contemplazione della natura e la conoscenza degli uomini.

La pubblicazione di una fortunata biografia di San Francesco, nel 1907, lo portò alla fama ed all’apprezzamento universale, culminato attraverso il conferimento della cittadinanza onoraria da parte del Comune di Assisi.

In seguito, Johannes Jørgensen compose le biografie di Santa Caterina da Siena, Santa Brigida, San Giovanni Bosco, mettendo a punto una prosa lirica di raffinata armonia.

Ispirato dal Cantico delle Creature, compose i testi poetici Laudes Italiæ e Ave, Italia.

Intanto si era trasferito ad Assisi, dove dal 1930 al 1932 assunse la presidenza della prestigiosa Società Internazionale di Studi Francescani, fondata nel 1902 da Paul Sabatier.

Lo scoppio della seconda guerra mondiale lo indusse a recarsi sempre più a lungo nei paesi del nord Europa. Al termine del conflitto, si stabilì di nuovo ad Assisi fino al 1952, quando le precarie condizioni di salute lo costrinsero al rientro in patria dove morì il 29 maggio 1956, alle soglie dei novant’anni di età.

Johannes Jørgensen fu appassionato cantore dell’Italia minore, di cui percorse con lo spirito e l’umiltà del pellegrino le strade bianche ed assolate che lo condussero negli eremi francescani mirabilmente descritti nelle sue opere.

Testo a cura di Ileana Tozzi

Foto da https://www.kb.dk/

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