I Santuari della Valle Santa sono scrigni di storia e di arte; infatti non è difficile imbattersi in affreschi pregevoli per lo più di autori anonimi. Sia a Poggio Bustone che a Greccio, vi sono due pitture entrambe del secolo XV di scuola umbro-senese, che sembrano appartenere allo stesso artista. La cosa più interessante, è vedere che i significati che caratterizzano i luoghi francescani del Reatino siano stati “invertiti”. Nel chiostro di Poggio Bustone vi è una Madonna in trono con il bambino che stringe tra le mani un cartiglio dove si legge “io sono la via, la verità e la vita”. Niente di strano che nei conventi sia rappresentata la Vergine Maria. Quella di Poggio Bustone, però, sembra ricordare l’immagine che si trova nella grotta di Greccio. E appare interessante che nella chiesa intitolata nel 1228 al santo ci sia l’episodio di Poggio Bustone, dove in un altro cartiglio, che probabilmente era tenuto dalle mani di un angelo, assicurava al Poverello che tutti i suoi peccati erano stati perdonati. Una felice coincidenza dove i luoghi dell’incarnazione e della Misericordia sembrano incontrarsi, per sottolineare come la vita di Francesco ha segnato profondamente la spiritualità di queste terre.
A cura di padre Renzo Cocchi