Saluto al Santo Padre nell’Udienza del 31 ottobre 2022
Santo Padre,
il Signore Le dia pace!
La salutiamo con le parole sempre vive di san Francesco e così significative in questo tempo segnato da conflitti e tensioni di diverso genere.
Mi rivolgo a Lei insieme al Ministro generale dei Frati Minori Conventuali e a quello dell’Ordine Francescano secolare. La ringraziamo per averci accolto nella sua casa come Famiglia Francescana. Ci prepariamo ad aprire il Centenario Francescano che ci permetterà di ripercorrere gli ultimi anni della vita del Poverello, segnati da momenti importanti del suo cammino umano e cristiano.
Nel 1223 san Francesco può dare ai suoi fratelli il testo definitivo della Regola, quale segno di quella alleanza che Dio aveva stretto con quel popolo di poveri. Subito dopo a Greccio il Natale vissuto da san Francesco con i poveri contadini di quella regione gli ha permesso di “vedere con i suoi occhi la povertà nella quale volle nascere il Figlio di Dio” (Tommaso da Celano).
La Verna nel 1224 ha atteso il Poverello per l’incontro che lo ha reso simile all’Amato, sigillo del suo cammino di fede e di sequela del Cristo povero e crocifisso.
Nel 1225 san Francesco ormai cieco ha cantato la bellezza del creato, nostra casa comune, con il Cantico delle creature, inno cristologico all’opera dell’amore del Padre nel mondo.
Il 1226 segna la Pasqua di san Francesco, che va incontro alla morte “a tutti terribile e odiosa”, chiamandola “sorella”, perché porta per l’incontro definitivo con il Signore.
Sono qui presenti oggi frati dei rispettivi definitori generali, i Ministri provinciali e i rispettivi consigli delle Province del Centro Italia dove sono i santuari interessati dal Centenario, i Vescovi delle rispettive Diocesi, diversi frati, suore e consacrate francescane, fratelli e sorelle dell’Ordine Francescano Secolare, i Sindaci e gli amministratori dei comuni di Greccio, Rieti, Chiusi della Verna e Assisi e altri amici e collaboratori. Ormai da oltre due anni abbiamo avviato la preparazione del Centenario a diversi livelli e in spirito di cordiale unità e collaborazione e per suggellare questo e in modo ideale dare avvio al Centenario Francescano ci siamo fatti pellegrini alla Casa di Pietro per esprimere il senso di comunione ecclesiale con cui vogliamo vivere insieme i prossimi appuntamenti.
Il momento che vive il mondo in questo tempo, il cammino sinodale che sta interessando la Chiesa intera, l’Anno Santo ormai alle porte, sono l’ambiente nel quale ci prepariamo a vivere le tappe appena richiamate. Non vogliamo, infatti, celebrare il Centenario al chiuso della nostra Famiglia ma con le donne e gli uomini di buona volontà, con i cristiani tutti per il bene del mondo che Dio ama.
In questa disponibilità attendiamo la Sua parola, Santo Padre, per ricevere conferma e impulso a diventare sempre più discepoli missionari, annunciatori miti e forti della bellezza del Vangelo, che ha afferrato la nostra vita e la vuole trasformare.
Grazie, Santo Padre!
Fr. Massimo Fusarelli Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori