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«Fate vostra questa Valle!»: l’invito del vescovo Vito a turisti e pellegrini

Dal vescovo Vito un invito alla scoperta delle bellezze della Valle Santa reatina, all'incontro e a rallentare i ritmi accelerati della frenetica quotidianità rivolto ai turisti e ai pellegrini in visita sul territorio diocesano

Carissimi,
come vescovo della diocesi di Rieti desidero darvi un caloroso e accogliente benvenuto a nome mio e di tutta la Comunità reatina.
Vi accogliamo in questa terra ricca di bellezze naturali, culturali e spirituali.
La Valle Santa reatina, con i suoi luoghi e la sua storia millenaria, attrae numerosi visitatori da tutto il mondo.
A voi che avete deciso e scelto di trascorrere qualche giorno in questo luogo speciale, rivolgo un invito preciso, fatevi un bel dono: il tempo necessario per rallentare i ritmi accelerati della frenetica quotidianità e contemplare le bellezze di questa terra.
Camminando lungo i sentieri che sono stati percorsi anche da san Francesco, respirerete l’aria pura delle montagne, ascolterete il suono dei ruscelli che scorrono, l’incanto dei laghi e dei fiumi, e vi pervaderà un senso di armonia.
La città di Rieti, con il suo centro storico, vi sorprenderà con la sua ricca storia e le sue testimonianze artistiche.
Non mancate di raggiungere i diversi Comuni come anche i piccoli borghi. In ognuno di essi assaporerete l’autenticità, le tradizioni e un’accoglienza genuina.
Come molti di voi sanno, tra qualche mese sarà celebrato l’Ottavo Centenario della Regola scritta a Fonte Colombo e del primo Presepe che Francesco volle a Greccio. Sarà un tempo di grazia!
Vi invito a fare vostra questa Valle.
Possiate trovare riposo, silenzio, serenità e pace.
La diocesi di Rieti vi accoglie a braccia aperte e farà di tutto per rendere il vostro soggiorno ricco di ogni bene.
L’augurio che rivolgo a tutti è di vivere un’esperienza meravigliosa che faccia battere il vostro cuore all’unisono con quello di questa terra. Spero di potervi anche incontrare, magari per strada.
Intanto vi benedico e vi auguro dei giorni sereni e che possiate anche voi in maniera originale dire il vostro «Laudato si’, mi Signore…».

Con affetto
+ Vito, vescovo

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