il presepe monumentale
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Il presepe monumentale del maestro Francesco Artese è un opera unica e totalmente artigianale che regala al visitatore un colpo d’occhio di grande suggestione. Emergono i particolari di Greccio e allo stesso tempo alcuni dettagli architettonici della città di Rieti, unione che rappresenta metaforicamente il legame tra i luoghi che punteggiano la Valle del Primo Presepe.
Le oltre settanta statue sono pezzi unici e molto preziosi, plasmati in terracotta a Caltagirone dal maestro Vincenzo Velardita, “vestite” a Napoli dalle sorelle Balestrieri della Nicla Presepi secondo i costumi dell’epoca e dipinte dall’artista Rosa Ambrico. Ma anche le campane, le porte e le finestre, con tanto di cardini e vetri, sono autentiche chicche realizzate a mano dall’artista reatino Gianni Scacciafratte. Così come pezzi unici e artigianali sono gli animali, le tinozze e le scope, le ceste e gli stendardi, i comignoli e le quasi seimila tegole che ricoprono i tetti, tutte rigorosamente applicate a mano.
L’intervista al maestro Francesco Artese
L’opera è imponente e curata nel minimo dettaglio, «dalle statue ai costumi realizzati appositamente secondo gli usi dell’epoca, tutto unico e pensato appositamente per Rieti» Il maestro Artese ha effettuato vari sopralluoghi nella Valle Santa, a partire da Greccio «ho realizzato presepi in tutto il mondo, dall’Argentina alla Finlandia, da Parigi a Washington, una mia creazione è perfino a Betlemme e sono stato chiamato più volte anche da New York: ma devo dire che lavorare qui dove tutto ha avuto origine ha un sapore decisamente diverso» Il materano Artese è un esponente della scuola presepistica meridionale e considerato uno dei maggiori e più importanti maestri italiani di quest’arte. «Paradossalmente, questa passione è iniziata da una privazione: ero il più piccolo della mia numerosa famiglia e non avevo possibilità di realizzare il presepe, per cui lo facevo da solo di notte»
Un lavoro lungo che ha richiede grande costanza e pazienza certosina e un’impronta di stampo teatrale quella che usa dare Artese ai suoi presepi, per ottenere una prospettiva d’insieme che introduca l’osservatore in una vera e propria opera d’arte, e lo renda partecipe della stessa». Verranno ricreati i particolari delle mura medievali di Greccio, ma anche dettagli architettonici del centro storico di Rieti. Le statue di terracotta sono opera del ceramista Vicenzo Velardita, esclusive sculture in terracotta realizzate seguendo i bozzetti del maestro: «tengo moltissimo all’espressione dei visi devono trasmettere emozioni, essere partecipi della scena». Una volta plasmati, i personaggi verranno “vestiti” dalle sarte della Nicla Presepi con costumi medievali. «Nulla è lasciato al caso. Fin dall’inizio so dove andrà collocata la statua nella scena, e ovviamente la grandezza prospettica e la movenza che deve avere». Una spettacolare scenografia, con musiche e luci suggestive permetteranno allo spettatore di di vivere il presepe nella sua bellezza, ma soprattutto a comprendere il forte messaggio che evoca.