I pastori che dormono - Il Presepe Antinori
Salone Papale, via Cintia 102
Tutti i giorni dalle 9:00 alle 20:00
Il presepe Antinori giunge in Abruzzo nel 1769 ma, all’estinzione del casato, passò al lancianese Luigi Maranca Antinori. Nel 1963 le ultime sue discendenti, le sorelle Marianna e Maria Assunta Stella Maranca Antinori, legarono al convento dei Frati Minori di Lanciano i 108 pezzi di cui il presepe si compone: 84 figure, alte tra i 46 e i 68 centimetri, e 24 animali.
Il presepe Antinori è un capolavoro dell’arte sacra centro-meridionale della fine del ‘600, le sue figure sono rappresentative del passaggio dalle statue lignee articolate per permettere il movimento degli arti, a quelle del Settecento Napoletano in fil di ferro e stoppa.
Alcune figure sono scolpite a tutto tondo, gli abiti delle altre sono cuciti a mano, rifiniti con trine al tombolo e fili di macramè. Le figure dei popolani sono rappresentare con straorinario verismo dei loro difetti fisici: l’Orbo, la Gozzuta, la coppia dei nani, lo zoppo. Negli anni Settanta, il presepe è stato allestito parzialmente nella chiesa di S. Antonio di Lanciano negli anni settanta e il primo studioso ad occuparsene è stato P. Gabriele Giamberardino.
Nel 2010 è stata intrapresa un’opera di valorizzazione culminata nel 2012 con la pubblicazione del volume “I Pastori che dormono”, a cura di Giacomo e Gaetano De Crecchio, e la notifica del notevole interesse storico da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Nel 2014 le diciotto figure in mostra sono state restaurate a Napoli, dal laboratorio di Antonio Cantone e di sua moglie Maria Costabile, grazie al finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La preziosa collezione appartiene alla Provincia di San Bonaventura dei Frati Minori ed è custodita presso il convento di Sant’Antonio di Lanciano.