San Francesco rivive a Greccio nella rappresentazione del primo presepio. E stavolta si fa piccolo tra i più piccoli, un bambino di appena 5 anni che, svestito il grembiulino azzurro, indossa il saio, sale sulla scena e guida genitori e nonni in un viaggio a ritroso nel tempo di quasi 800 anni.
Affianco a lui, tutti rigorosamente in costume dell’epoca, i 47 bambini della scuola dell’infanzia di Greccio: ci sono Giovanni Velita con sua moglie Alticama, i frati, Papa Onorio III, i nobili, gli araldi, il popolo, il bue e l’asinello. Ma anche gli elementi del Cantico delle Creature, dal sole alle stelle, dall’acqua al fuoco, dalla Terra all’aria. Uno spettacolo fatto di dialoghi, musiche e canti, studiati ad arte dagli insegnanti che, per la recita di Natale, hanno voluto rappresentare non un presepe vivente come tanti altri, ma ripercorrere la presenza di San Francesco a Greccio, dal suo arrivo nella Valle Santa alla magica notte del 24 dicembre del 1223.
«L’idea di questa recita – spiegano gli insegnanti – nasce non solo dal bisogno di far conoscere ai bambini la storia del proprio paese, ma anche dal forte messaggio lanciato dalla Diocesi con la manifestazione La Valle del Primo Presepe. Non a caso, il copione prende spunto dal libro Francesco e la vera storia del Presepe di Raffaella Pitz e Lucia Ricciardi».
Da Frontiera